Le dimensioni contano?

Le dimensioni contano?

Non sono assolutamente un esperto, ma per la mia esperienza direi che le proporzioni sono molto importanti anche se tendiamo a dimenticarle facilmente, e in alcuni casi sono talmente inimmaginabili che è quasi impossibile capire cosa significhino veramente. Non preoccupatevi, niente paura, non sto parlando di cazzoni giganti, o sì?

Bill Gates, uno degli uomini più ricchi della terra, ha fondato nel 2000 la Bill and Melinda Gates Foundation che oggi dispone di circa 50 miliardi di dollari.

Poiché ho letto alcuni articoli piuttosto aggressivi pubblicati su The Guardian che hanno sostanzialmente distrutto la strategia no-lockdown adottata dalla Svezia, che all’epoca andava alla grande se consideriamo il numero di casi e di morti dovuti al covid-19, volevo sapere chi finanzia uno dei giornali più influenti del mondo e autoproclamatosi indipendente. È la fiduciaria Scott Limited che detiene la piena proprietà del Guardian, nomina il caporedattore, ma assicura libertà giornalistica senza interferire con la sua politica. Il Guardian sostiene pure, cito, “il nostro giornalismo è libero da legami commerciali e politici e non è mai influenzato da proprietari o azionisti miliardari. Questo ci rende diversi. Significa che possiamo sfidare i potenti senza paura e dare voce ai meno ascoltati.”
Questo non è vero! Senza bisogno di esplorare il deep web o manomettere i server della Casa Bianca, ho scoperto che dal 2010 The Guardian ha una collaborazione con la Bill and Melinda Gates Foundation, la quale ha donato 5 milioni di dollari per lanciare la Global Development Page che, ovviamente, copre il mondo in via di sviluppo, includendo temi come la povertà, la fame, la mortalità infantile, l’adattamento al cambiamento climatico e lo sviluppo economico.

5 milioni. Sono tanti o no? Einstein direbbe: è relativo! Avrà sicuramente ragione! Voglio dire, è Einstein.

Se il patrimonio della Gates Foundation è di circa 50 miliardi di dollari, 5 milioni rappresentano un decimillesimo di tutto il denaro. Quindi, se ora ipotizziamo che il mio patrimonio sia invece di circa 50 mila dollari, che potrebbe essere una media possibile per diversi Paesi europei, e che io doni la stessa proporzione di denaro, beh il Guardian riceverebbe da me… esattamente 5 dollari… probabilmente nemmeno abbastanza per cominciare una guerra di aeroplanini di carta tra colleghi durante la pausa caffè! Posso comunque pagare un caffè o due. Voglio dire, 5 dollari, è la mia mancia media quando esco a cena. Quindi, in sostanza, Bill Gates ha contribuito a lanciare uno dei siti web più influenti di oggi, dando l’equivalente di una mancia! Ho dovuto ripetere più volte questo calcolo incredibilmente semplice, perché a prima vista il risultato non mi sembrava possibile né tantomeno realistico.

Per rendere più comprensibile la ricchezza quasi inconcepibile dei miliardari e per visualizzarne le proporzioni, Humphrey Yang ha realizzato un video in cui mostra la ricchezza stimata dell’amministratore delegato di Amazon Jeff Bezos utilizzando il riso, dove ogni chicco di riso rappresenta 100’000 dollari. Ha impiegato un bel po’ di tempo, ma alla fine ha contato 122 miliardi. Potrebbe indurre ulteriore confusione, ma alla fine aveva totalizzato una montagna di più di 26 chili di riso, dove metà di un chicco di riso rappresenta tutta la mia ricchezza e io sono uno di quei fortunelli che appartiene al 7% più ricco della popolazione mondiale, che vive con più di 50 dollari al giorno. Sbalorditivo, vero?

Counting the wealth of Jeff Bezos

Donando l’equivalente di quello che per me sarebbe un dollaro, Bill Gates crea milionari! Qui è dove Rutger Bregman torna utile. Non lo conoscete, vero? È uno scrittore e storico olandese famoso per il suo libro “Utopia per realisti” che nel 2019 si è recato al WEF di Davos per invitare le persone e le aziende più ricche del mondo a pagare le tasse e a iniziare ad attuare una strategia globale per porre fine all’evasione fiscale rendendo illegali i paradisi fiscali. Sì, l’avete intuito, niente standing ovation per lui. Poche settimane dopo, Bregman è stato intervistato da Tucker Carlson uno dei più importanti “giornalisti” di Fox News. Tucker, Carlson e giornalisti nella stessa frase suona davvero strano. Bregman ha sostenuto che le persone più influenti e i media in generale sono comprati dai miliardari e che la ragione per cui Fox News non parla mai di evasione fiscale è che tutti gli uomini di Fox News sono milionari finanziati dai miliardari. Questa ipotesi ha reso Tucker Carlson piuttosto furioso e poco dopo ha detto qualcosa del tipo:

Perché non vai a farti fottere, microcefalo!

Tucker Carlson risponde a Rutger Bregman

Naturalmente, l’intervista non è mai andata in onda, ma è divertente e informativa. Quello che mi è rimasto in mente è il concetto di “milionari finanziati da miliardari”… è davvero plausibile?

Rutger Bregman dice la verità

Potete vederla come un’adozione a distanza, ogni anno fate una piccola donazione, ma invece di un bambino di colore subsahariano, disabile, malnutrito e malato, sostenete un conduttore televisivo, suprematista bianco, grasso, di destra e decisamente malato in testa. Per me ha perfettamente senso.

E lo slogan di Save the Children “adotta un bambino e cambia la sua vita” diventa in prospettiva miliardaria “adotta un conduttore televisivo che non cambierà la tua incredibile vita”. Questa pratica, oltre il lobbismo, di comprare il silenzio o influire con soldi sull’agenda dei gruppi mediatici o di qualsiasi organizzazione, è un modello ben noto che non risparmia nemmeno le ONG. Gli attivisti di Greenpeace, per esempio, non alzano mai la voce contro l’industria casearia e del bestiame, anche se è un fatto assodato che il bestiame da solo è responsabile del 51% di tutte le emissioni mondiali di gas serra e che l’agricoltura animale è la causa principale dell’estinzione delle specie, delle zone morte negli oceani, dell’inquinamento delle acque e della distruzione degli habitat. Quindi sappiamo chi sono i cattivi. Ma Greenpeace preferisce impegnarsi in alcune azioni casuali e spettacolari solo per dare l’impressione di fare qualcosa per il pianeta. Date un’occhiata a Cowspiracy – Il segreto della sostenibilità – vecchio ma istruttivo, duro ma onesto. Si tratta di affrontare le vere cause. Immaginate il pianeta come un fumatore incallito che ha appena scoperto di avere un cancro ai polmoni e il medico invece di dire: dovresti smettere di fumare… dice, beh forse dovresti andare a vivere in campagna dove la qualità dell’aria è migliore, con meno polveri sottili. Stronzate di questo tipo.

E poiché i gruppi d’interesse hanno risorse miliardarie (cioè infinite), tutta questa corruzione nascosta si riassume in un: ti dò una piccola mancia e tu stai zitto. Semplice. Come miliardario la mia qualità di vita non ne risente in alcun modo o avete mai avuto la sensazione che dare una mancia a qualcuno vi abbia privato della vostra ricchezza e vi abbia spinto verso la fame?

Queste sono quindi le proporzioni di cui dobbiamo essere consapevoli per avere una migliore comprensione del potere del denaro legato alle incredibili risorse dei miliardari e dei triliardari delle imprese e delle società fiduciarie che interessano l’intero pianeta e la sua intera popolazione.

Quindi è assolutamente legittimo chiedersi se esista qualcosa sul pianeta che i miliardari non possano comprare? L’amore, forse? La risposta è no, i miliardari possono comprare praticamente tutto, ma solo perché siamo abituati a dare un valore in denaro a ogni singola cosa che osiamo anche solo immaginare.

Per questo dobbiamo cambiare il paradigma. Non ogni cosa dovrebbe avere un prezzo. Partiamo, per esempio, dalle basi: L’ACQUA. Il nostro corpo è fatto per il 60% di acqua. Ne abbiamo bisogno più di ogni altra cosa.

La risoluzione dell’ONU del 28 luglio 2010 dichiara per la prima volta nella storia il diritto all’acqua come “diritto umano universale e fondamentale”.

La risoluzione sottolinea ripetutamente che l’acqua potabile e per uso igienico, oltre ad essere un diritto di ogni uomo, più degli altri diritti umani, concerne la dignità della persona, è essenziale al pieno godimento della vita, è fondamentale per tutti gli altri diritti umani.

Purtroppo la risoluzione non è vincolante e si limita quale raccomandazione, ma non obbliga gli Stati ad attuare iniziative per garantire acqua potabile di qualità, accessibile e a prezzi accessibili per tutti. Il che non sorprende perché la trasformazione dell’acqua in merce è una strategia strenuamente perseguita da organismi sovranazionali come l’Organizzazione Mondiale del Commercio, la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale, che da tempo legano la concessione di prestiti alla deregolamentazione e alla privatizzazione dei servizi, compresa la fornitura di acqua. Di conseguenza, 1,1 miliardi di persone non hanno ancora accesso all’acqua potabile e 2,4 miliardi di persone non hanno accesso ai servizi igienici. Ma c’è di peggio. Infatti, secondo l’OMS, 1,55 milioni di persone muoiono ogni anno a causa della diarrea, che è direttamente collegata all’acqua inquinata ed è l’ottava causa di morte nel mondo. L’elenco delle malattie trasmesse dall’acqua è molto più lungo e il fatto che siano tutte evitabili semplicemente attraverso l’acqua pulita rende questo fatto ancora più cinico. Colera, febbre tifoide, epatite A, malaria, dengue e persino poliomielite, solo per citarne alcune. Tutte insieme queste malattie causano circa 5 milioni di morti all’anno. La polio è un buon esempio di come l’OMS preferisca investire nell’immunizzazione globale invece di andare alla radice del problema, che sarebbe quello di garantire l’accesso all’acqua pulita.

Infatti, il 27% dell’intero budget dell’OMS è destinato alla produzione e alla distribuzione di vaccini contro la poliomielite, una malattia ancora endemica solo in Afganistan e Pakistan. Inoltre, l’unica forma di poliomielite rimasta in Africa si trova in Nigeria, e che ci crediate o no, è creata dal vaccino stesso. Ebbene sì, la forma attenuata della polio (il vaccino) viene espulsa nelle feci umane e quindi contamina le altre persone… attraverso l’acqua inquinata e il cerchio si chiude.

Dal 2017 ci sono più casi di poliomielite creati dal vaccino stesso che la forma selvatica della polio.

Dunque, se decidiamo di estendere questo diritto umano universale e fondamentale (l’acqua pulita) dalla teoria a tutta l’umanità, saremo in grado di debellare una lunga lista di malattie e patologie che sarebbero trattabili solo attraverso farmaci e vaccini. Quindi, ancora una volta, sappiamo cosa fare, ma non lo facciamo! Ed è quasi disonesto pensare che l’OMS possa rappresentare l’umanità o difendere un presunto bene collettivo, perché l’80% del denaro che confluisce nell’OMS proviene dal settore privato per progetti specifici che devono essere redditizi e così oggi il 10% di tutti i progetti dell’OMS riceve l’80% dell’intero budget. Ma aspetta un attimo, Bill Gates non era mica un filantropo? Sì, certo, se i suoi investimenti lo rendono più ricco, allora sarà felice di esserlo.

Ciononostante… I believe in humanity

Simon Majek